“Passo dopo Passo” il nuovo singolo di Giuseppe D’Amati
Disponibile su tutti gli stores digitali “Passo dopo passo” il nuovo singolo del cantautore Giuseppe D’amati.
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Per dare ancora più spazio ai giovani artisti, la Rusty Records crea la nuova etichetta “Tyrus Records” che si occuperà di pubblicare e promuovere i giovani artisti. Una sorta di “cantiere musicale” dal quale la Rusty Records, potrà “attingere” gli artisti più interessanti e farli entrare nell’etichetta madre.
“CENERE” È LA CANZONE CON CUI LA GIOVANE BAND MILANESE SBARAGLIA IL PANORMA POP MUSICALE ITALIANO
Con già all’attivo una nutrita esperienza nei live e numerose vittorie in importanti concorsi, i quattro giovani artisti presentano ora un potente brano che sviscera la conclusione di una storia d’amore.
Cenere parla della saturazione del rapporto tra due persone che hanno provato a stare insieme:
«Quando tutti ti cercano e l’unica persona che vorresti non ti vede più, ci si accorge di non conoscere bene neanche se stessi scoprendo tutte le proprie debolezze. Inevitabilmente il rapporto finisce e se prima era fuoco, ora è solo cenere».
L’album, la cui uscita è prevista per fine 2017, è prodotto dall’etichetta milanese Rusty Records.
I Poco Di Buono firmano con Rusty Records il loro nuovo progetto discografico.
La band si forma a Segrate (MI) nel settembre 2009 da un’idea di Filippo Gimigliano (voce) e sono composti da Riccardo Ierardi alla batteria, Tommaso Sgarbi alla chitarra e Roberto Labriola al basso.
La band sin dai primi mesi inizia ad esibirsi in vari locali milanesi con un repertorio di inediti e cover, ma con il passare del tempo sente l’esigenza di lavorare solo su canzoni proprie fino ad arrivare a “Chiara”, con la quale si classificano secondi al concorso per aprire il concerto di Ligabue allo stadio San Siro, con più di 3000 voti. Nel giugno 2010 si esibiscono al PalaSegrate al “Concerto per Chiara”, una data indimenticabile grazie alla quale il gruppo viene consacrato. Da questo momento in avanti si apre la porta per una lunga stagione di concerti dal vivo. Il tutto culmina nel giugno 2012 alla finale nazionale dell’evento “Emergenza” con concerto all’ Alcatraz Milano, una data unica, che rimarrà stampata nel cuore della band e dei loro fans, sempre in crescita.
Tra il 2013 e il 2014 la band inizia a registrare il suo primo album dal titolo “Cambiare il mondo”, disco autoprodotte che contiene otto brani originali ed una cover.
Il 22 novembre 2014, con il singolo “Io ti penso qua” la band si aggiudica il primo posto nella categoria inediti al Festival di Macherio, aggiudicandosi anche il premio “Mia Martini”. Grazie a questo si esibiscono anche nella notte di capodanno 2015 in piazza Bra a Verona davanti ad una folla di 40.000 persone per l’evento “Grandi Festival Italiani”.
L’uscita del disco apre alla band un’estate piena di concerti in giro per l’Italia, toccando Milano, Lecce, Roma, Modena, Sanremo, Arona e tanti altri piccoli comuni.
Il 20 settembre dello stesso anno la band partecipa tra gli artisti emergenti all’evento “Buon compleanno Mimì” al teatro Nuovo di Milano, esibendosi con artisti del calibro di Masini, Dolcenera, Ron, Michele Bravi ecc.
A febbraio 2017 firmano con l’etichetta Milanese Rusty Records per il nuovo progetto discografico.
“L’IMPEGNO” è il nuovo singolo di Diego Conti, concorrente dell’ultima edizione di X-Factor Italia nella categoria Under Uomini capitanata da Arisa.
Ecco il link per acquistarlo su iTunes: Diego Conti – L’impegno
Spotify: Diego Conti – L’impegno
Fresco di collaborazione come compositore e chitarrista nell’ultimo album di Clementino, il giovane cantautore frusinate presenta una canzone d’amore in chiave pop/rock dove riecheggia un sound tipicamente londinese.
«”L’impegno” è una delle prime canzoni che ho scritto, una di quelle che poi non scrivi più. È una canzone d’amore, c’è poco da fare. Le sonorità ricordano quelle delle canzoni londinesi, siamo sul pop e il rock gentile diciamo. Parla di un impegno, ma non è nulla di impegnativo, tutt’altro. Parla di un impegno, ma non è nulla di impegnato, tutt’altro». Diego Conti
L’impegno è il singolo che di lancio del suo primo album attualmente in lavorazione.
Credit cover: Graziano Panfili
Dall’altra parte delle cose, è il nuovo singolo di Giulia Pratelli dall’EdicolaFiore al suo primo singolo.Direttamente dalla resident band dell’EdicolaFiore ecco il nuovo singolo che lancia la giovane cantautrice.
Abbiamo imparato a conoscerla e ad apprezzarla come interprete nella resident band dell’EdicolaFiore di Fiorello, ma la giovane cantautrice è molto di più come dimostra il fatto di essere stata scelta per collaborazioni da tanti grandi artisti della musica italiana da Enrico Ruggeri a Grazia Di Michele e il suo nuovo singolo Dall’altra parte delle cose, che descrive perfettamente il suo universo musicale.
Il nuovo singolo, che anticipa l’album Tutto bene in uscita in primavera con la produzione artistica di Zibba, è una canzone dal ritmo coinvolgente che racconta il delicato momento del cambiamento di cui tutti ad un certo punto abbiamo bisogno per dare una svolta alla nostra vita e rinascere. Un racconto intimo e delicato, rappresentato splendidamente nel video che accompagna il brano, girato e post-prodotto da Giacomo Citro, musicista e videomaker.
Come il momento di rinascita di cui parla, Dall’altra parte delle cose, segna un nuovo inizio, musicale e personale per Giulia Pratelli: il momento di iniziare a guardare le cose da un nuovo punto di vista.
Il singolo è acquistabile su iTunes al link https://itunes.apple.com/it/album/dallaltra-parte-delle-cose/id1192753182
Il 5 gennaio è uscito “E’ più comodo se dormi da me“, opera prima del cantautore toscano Diego Esposito. Nove brani, uno più emozionante dell’altro. L’album contiene il brano: “Come fosse primavera” vincitore dei Area Sanremo 2016.
Ecco cosa dicono dell’album, recensione a cura di Matteo Pedrini:
C’è un ragazzo sui trent’anni che apre una finestra cigolante in una stanza che sa di chiuso. Fuori sta andando in onda una gran bella giornata e quella stanza ha bisogno di saperlo. Così, a poco a poco, l’aria stantia si fa pulita e morbida, come se ogni sua molecola fosse lavata a mano da un migliaia di lavandaie invisibili con in mano una saponetta fatta in casa, quelle che si usavano una volta, quando a fare il bucato si andava al ume.
Ecco cosa succede quando si preme play e il lettore ha in canna “E’ più comodo se dormi da me” di Diego Esposito che parte proprio col brano “In una stanza”. E ci si trova lì dentro con lui e le sue parole, ma dopo un po’ si inizia a stare stretti perché loro, le parole, “sono più di un milione”. E allora quella nestra aperta serve anche a farle uscire fuori. E a noi non resta che seguirle, presi per mano dal loro legittimo proprietario, curioso quanto noi di vedere dove vanno a nire. Quindi si parte.
La prima tappa è “sulla costa ovest dell’Irlanda con l’America dall’altra sponda”, cullati da un sei/ottavi in legno grezzo dalle cui fessure si in la qua e là un sax, troviamo incredibilmente la Toscana, cioè le radici e il bisogno di trovarle, ma a debita distanza dall’albero. E il dialogo con l’amico in Irlanda sfocia in un ritornello che si scioglie in bocca e si inchioda alla mente con una naturalezza disarmante.
E’ tempo di virare netti verso un “Vecchio eliporto” dismesso. Al sicuro da tutto e tutti, facciamo l’amore e poi balliamo, tanto qui nessuno ci disturberà. Nessuno ci minaccerà. Nessuna convenzione ritrita, nessuna apparenza, niente: in questa zona franca solo gambe che se la ballano e corpi che si scrollano di dosso un po’ di polvere. E allora serve un ritmo ossessivo e un ritornello che sa di preghiera pagana.
Tutte le tappe di questa passeggiata vengono raccontate con carrellate di immagini, a volte improvvise come pennellate fugaci su una tela, necessarie, essenziali. Urgenti.
Ed eccoci di nuovo in una stanza con due ragazzi, bisogni di fuga nell’aria, roba chiusa dentro gli occhi, una bottiglia per ammorbidire le serrature. E un invito appoggiato su un ritornello immediato perché deve consegnarti quella proposta nel modo più veloce possibile: ti porto dove desideri, ma se vuoi c’è un posto che non mostro a nessuno. E’ dove nascono le mie parole, “Le parole quando vanno da sé”. Mentre decidi, visto che si è fatta una certa, “è più comodo se dormi da me”. Una seconda proposta, talmente semplice da risultare di una potenza emotiva inaudita e che non a caso dà il titolo a tutto il percorso perché il lo conduttore a questo punto è chiarissimo ed è proprio questo: la potenza della semplicità. “Come fosse primavera” arriva a metà strada e suona un po’ come una pausa. Diego ci lascia la mano, si siede e scrive una lettera “a porta spalancata” a chi sa lui. Anche qui immagini che arrivano per conto loro e che il destinatario riceverà senza ltri né un motivo apparente, solo perché sappia che stasera è qui con lui ed era urgente farglielo sapere.
Si riparte forte con “Fisica quantistica” in quella che possiamo chiamare la seconda incursione di Mannarino in una strada guidata da Ivan Graziani per la capacità incredibile di affrescare le storie e da Pierangelo Bertoli per la spudoratezza con cui si usano semplicità e positività per andare a fondo dentro sé stessi, facendo cartastraccia dell’equazione “introspezione = tristezza” tassativamente in linguaggio forbito e accordi in minore. Anche qui c’è un’assenza stavolta sublimata in una ballata forsennata.
E’ il momento di far visita a un vecchio amico e quindi eccoci in una spiaggia perché l’amico in questione é il mare “in persona”. Diego ci fa cenno di metterci in un angolo e aspettare perché lui e l’amico devono dirsi un po’ di cose. Gli deve raccontare una storia in particolare su Lorenzo che non ce l’ha proprio fatta a non partire per sempre. E fa male, malissimo. E il male è talmente grande che l’unico in grado di contenerlo è soltanto il mare. E allora stiamo in disparte, in silenzio, e lasciamo che Diego gli racconti tutto. Il mare ascolta e sa esattamente con quale sguardo farlo.
“Canzone” è un altro dialogo a cui però possiamo assistere con meno discrezione, anzi, viene quasi da reggere il moccolo e poi andarci a bere qualcosa perché non è esattamente nita benissimo, “…tu sei come una canzone che non riesco ad ascoltare”. Peccato perché si stava bene, ma se non ci si incastra, a un certo punto anche amen.
L’ultima tappa della nostra passeggiata ci porta a spiare “Chi festeggia”, con un arpeggio delicato che sembra una lastrocca per bambini, perché sono di nuovo immagini dell’infanzia quelle che Diego proietta. E il ritornello è una preghiera rivolta a chi “ride dalla cucina”, perché resti dentro, dovunque vada, qualunque cosa accada, “anche quando cambio fuori e dentro resto uguale”, “quando non so cosa dire e non so cosa fare”. Tu resta qui dentro a guidarmi per sempre, ché sennò, dati, è un gran casino.
E siamo tornati al punto di partenza. A quella stanza da cui eravamo partiti dietro quel milione di parole. In quella stanza che ora sa di pulito. Con negli occhi, nel naso e tra i capelli quei posti, quelle storie, quelle strade, quei volti. Con un senso di pace.
E di gratitudine verso chi ti ha tenuto la mano per tutto il tragitto.
Con la voglia di rifarlo di nuovo, il prima possibile.
Da oggi è possibile accreditarsi per ricevere l’invito per partecipare al Rusty Live Party, l’evento live che da 7 anni offre un palco alla musica emergente Italiana!
Decine di artisti tra cui: Tazenda, Amara, Loredano Errore, Chiara Dello Iacovo,Daniele Stefani, Buio Pesto, Giulia Mutti, Jacopo Et. e molti altri, si esibiranno sul palco per regalarci ore di musica vera!
Si parte dalle ore 20.00 col buffet offerto dalla Rusty Records, la musica dal vivo DJ set d’eccellenza e open Bar ad oltranza.